Uno spettacolo di Mila Vanzini e Mele Ferrarini - Compagnia Artisti a Progetto
Ho i libri, il passaporto, i foulard. Ho tutto!
Una donna al centro di una giostra di maschere e personaggi. Nilla Longobardi è reclusa in una casa di riposo, ma vuole fare ancora il viaggio dei suoi sogni. Per ricominciare. Uno spettacolo dalla scrittura lieve e ironica, che affronta il tema della senilità, del coraggio e dell'insopprimibile voglia di vedere.
La maturazione di questo spettacolo è avvenuta lentamente, nel corso di due anni, attraverso varie tappe di lavoro di natura differente. L’unica costante è stata la volontà di fare uno spettacolo popolare, “per” lo spettatore.
Abbiamo cominciato con un progetto che era un omaggio alle nostre nonne, come custodi di una memoria al tempo stesso familiare e storica, in una messinscena che ricordava lo spettacolino che facevamo per i parenti, nelle estati della nostra infanzia.
La drammaturgia procedeva per quadri, era un intreccio fra materiale documentaristico e una scrittura di scena che nasceva dalle improvvisazioni. Successivamente abbiamo aperto il nostro orizzonte di indagine, lasciando depositare la scrittura autobiografica come fondamenta, per interrogarci sulla senilità in generale. E in un ulteriore fase di approfondimento del lavoro abbiamo trovato il luogo dove concentrare la nostra storia:una casa di riposo. Qui la struttura narrativa si è fatta più forte e al tempo stesso il linguaggio più semplice, quasi naif. Solo dopo queste tappe abbiamo scelto i personaggi, e lentamente si è andata delineando anche la nostra protagonista: Nilla.
Con delicatezza ci accostiamo al tema degli ultimi momenti di una vita, osserviamo una persona che sta facendo un passo dopo l’altro verso l’ignoto e tuttavia ancora sogna, animata da passioni e desideri.
L’Associazione Artisti a Progetto ha chiesto a Mirmica un aiuto nella distribuzione dello spettacolo nei teatri e festival di tutta Italia e parallelamente per l’ideazione di un progetto che permetta a un team di Operatori Socio Sanitari che lavora a stretto contatto con gli ospiti di una casa di riposo, di rielaborare, dopo aver visto Acapulco, il proprio vissuto e le proprie emozioni.