Itinerari inconsueti a spasso per il quartiere di Brera - Dicembre 2019
Dicembre 2019, quattro appuntamenti: un incontro con i cittadini, due itinerari con visite guidate teatralizzate all'interno del quartiere di Brera e un evento/tour conclusivo. Due percorsi che hanno attraversato sei monumenti/luoghi del quartiere Brera, raccontati e rivisitati tramite la narrazione di un'attrice. Una drammaturgia composta da materiale documentario storico e dalle storie, gli aneddoti, i vissuti dei cittadini che sono stati intervistati nella fase di scrittura.
"Ogni angolo ha la sua storia" è un antico proverbio popolare che ben si adatta a quartieri storici come quello di Brera. Un quartiere, del resto, non è altro che una porzione di città, una piccola parte di una grande Milano. Brera, di angoli e di storie ne è piena, a partire dal nome: Brera viene da Braida, che molti traducono in “terreno incolto” o “brughiera”, e altri invece usavano per indicare i terreni migliori e più fertili di tutti.
Ed è proprio da questa zona dell’antica Braida che cominciano le nostre storie, le nostre personali geografie sentimentali.
Il progetto è stato finanziato da Municipio 1 come azione di valorizzazione dei quartieri di Milano, e si è articolato in quattro appuntamenti: un momento di presentazione del progetto e incontro con i cittadini, per la raccolta di storie e aneddoti; due itinerari con visite guidate teatralizzate all'interno del quartiere di Brera, che hanno toccato sei luoghi significativi tra monumenti e antichi edifici e negozi; e un evento conclusivo che ha cucito insieme i primi due itinerari e si è concluso con un aperitivo presso la Casa delle Donne di via Marsala 8, partner territoriale di progetto.
La drammaturgia è stata realizzata da Livia Bonetti, attrice e autrice, e Caterina Scalenghe, drammaturga e regista, che hanno composto il materiale documentario storico insieme alle storie, gli aneddoti, i vissuti dei cittadini che hanno contribuito al progetto. Il pubblico ha quindi ritrovato nella lettura scenica itinerante le proprie parole, i propri ricordi, fusi in una voce tanto collettiva quanto personale, in un quartiere che preserva la sua memoria storica nei ricordi delle persone anziane, e la prosegue con le giovani generazioni presenti.
Storie di luoghi dunque, attraverso le storie delle persone: Fernanda Wittegens, Carlo Erba, le magiche penne di Buzzati e Montale; e poi ancora di santi sui generis come Sant’Espedito, la Bolognese storica entraineuse e il sogno del Signor Fossati...
Al progetto hanno partecipato più di 100 persone come visitatori, curiosi, cittadini intervistati, gestori di luoghi e negozi.